2/02/2023

La Forza Nascosta, tour 2023: prima tappa al CERN

Mercoledì 8 febbraio 2023, alle ore 20:00 nella sede del CERN (Laboratorio Europeo di Fisica delle Particelle) di Ginevra, sarà presentato La Forza Nascosta – Scienziate nella Fisica e nella Storia.

Lo spettacolo, dopo un debutto online, causa pandemia, ha già percorso tutta l’Italia con tappe a Torino, Genova, Firenze, Padova, Roma, Milano, Bologna, Bergamo, Rovereto, Viareggio.

Questo primo prestigioso appuntamento internazionale che inaugura il nuovo anno, nella sede del CERN di Ginevra, è anche la prima tappa di una serie di appuntamenti che riporteranno La Forza Nascosta in Italia, a partire dal 9 febbraio al PACTA Salone di Milano, all’interno del Festival ScienzaInScena Es-ATTO, l’11 febbraio nella sede dell’Università Bicocca, il 21 febbraio a Reggio Calabria, il 16 Aprile a Vercelli e il 16 Giugno a Lucca.

Lo spettacolo offre una visuale sulla Fisica del ‘900 attraverso gli occhi di quattro scienziate che ne sono state protagoniste, anche se hanno ricevuto solo in parte l’attenzione che avrebbero meritato per le loro scoperte e il loro ingegno. Dalle loro storie traspare un tessuto comune dal forte valore intellettuale ed umano, una alchimia tra talento e determinazione, che le ha portate a raggiungere risultati scientifici fondamentali per la comprensione della natura.

Dai metodi innovativi per rivelare l’essenza dei processi nucleari agli esperimenti sulle loro simmetrie nascoste, dalla natura sfuggente dei neutrini all’osservazione di galassie lontane. La loro vita si è intrecciata ai cambiamenti sociali e storici vissuti con coraggio ed entusiasmo da ognuna di loro, in un quadro internazionale caratterizzato da grandi sconvolgimenti. Sono ancora troppo poche le persone che si preoccupano di tramandare, celebrare, far conoscere una genealogia femminile.

In questo spettacolo incontreremo Marietta Blau, Chien-Shiung Wu, Milla Baldo Ceolin e Vera Cooper Rubin, quattro donne che hanno amato la Scienza, quattro come le forze della Natura: la forza di Gravità, Elettromagnetica, Debole e Forte. Ma c’è un’altra forza, nascosta, che si può percepire solo partecipando a ciò che avverrà sul palcoscenico.

La Forza Nascosta è un ottimo pretesto per riaccendere in ciascuno  spettatore, uomo o donna, giovane o meno, il desiderio di cercare e riconoscere i semi di quella Forza Nascosta, che spinge ad amare la Scienza, luogo di rispetto e di civile convivenza.

Nel tempo breve di questa pièce di prosa e canto, la Curatrice della Memoria ci accompagna in un viaggio nel tempo e nello spazio non solo per farci conoscere le storie di quattro Scienziate del Novecento, ma anche per ricordarci che molte donne hanno contribuito alla Scienza e alla Società con la loro passione e il loro ingegno. Sono più di quante non ci sia stato raccontato nella narrazione della storia dell’umanità. Molte sono unite fra loro da legami di sangue, di amicizia e d’amore, o per affinità intellettuali e professionali. Una genealogia femminile che desidera essere reclamata ed agire nel presente.

La Forza Nascosta  è stato ideato e promosso da un gruppo di ricercatrici della Sezione di Torino dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’Università di Torino, Anna Ceresole, Nora De Marco, Simonetta Marcello e Nadia Pastrone, insieme a Emiliana Losma, esperta di storia delle donne, a Rita Spada, esperta in innovazione tecnologica, all’autrice e regista Gabriella Bordin e all’autrice e attrice Elena Ruzza.

Note di Regia

La pagina documentaria non possiede quasi mai il potere di restituirci il fondo di un essere umano: a questo scopo, più dello storico o dello psicologo sono idonei il drammaturgo o il poeta [Primo Levi].

Per raccontare le vite delle quattro scienziate, così intense sul piano scientifico e umano e così immerse nella storia del ‘900, è stato necessario trovare un equilibrio tra la pagina documentaria e la pagina poetica. Si è raggiunto attraverso il canto, che affianca la parola in un dialogo continuo, attraverso la scrittura di alcuni concetti scientifici in forma poetica e anche con i “vortici”, momenti musicali di parole e suoni che creano un ambiente sonoro alto e solenne. Così il racconto si espande e avvolge tutta la scena. Testo è parola, ma è anche musica, canto e movimento. Testo è la scenografia essenziale: cinque barre luminose che assumono significati differenti a seconda di come vengono agite dalle due interpreti. Alla fine della pièce esse vengono composte in forma di stella, elemento scenico potente, definita dall’artista Gilberto Zorio “figura ancestrale …agitata dal fluire delle forze”. La stella richiama le quattro donne-stelle, donne stellate, donne di conoscenza. E le quattro forze della Fisica, con una forza in più: quella nascosta delle donne.

luna

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