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La Forza Nascosta

La Forza Nascosta offre una visuale sulla Fisica del ‘900 attraverso gli occhi di quattro scienziate che ne sono state protagoniste, anche se hanno ricevuto solo in parte l’attenzione che avrebbero meritato per le loro scoperte e il loro ingegno.

Dalle storie di Marietta Blau, Chien-Shiung Wu, Milla Baldo Ceolin e Vera Cooper Rubin traspare un tessuto comune dal forte valore intellettuale e umano, un’alchimia tra talento e determinazione, che le ha portate a raggiungere risultati scientifici fondamentali per la comprensione della natura.

Dai metodi innovativi per rivelare l’essenza dei processi nucleari agli esperimenti sulle loro simmetrie nascoste, dalla natura sfuggente dei neutrini all’osservazione di galassie lontane.

La loro vita si è intrecciata ai cambiamenti sociali e storici vissuti con coraggio ed entusiasmo da ognuna di loro, in un quadro internazionale caratterizzato da grandi sconvolgimenti.

Note di regia

Per raccontare le vite delle quattro scienziate, così intense sul piano scientifico e umano e così immerse nella storia del ‘900, è stato necessario trovare un equilibrio tra la pagina documentaria e la pagina poetica.

Si è raggiunto attraverso il canto, che affianca la parola in un dialogo continuo, attraverso la scrittura di alcuni concetti scientifici in forma poetica e anche con i “vortici”, momenti musicali di parole e suoni che creano un ambiente sonoro alto e solenne. Così il racconto si espande e avvolge tutta la scena.

Testo è parola, ma è anche musica, canto e movimento. Testo è la scenografia essenziale: cinque barre luminose che assumono significati differenti a seconda di come vengono agite dalle due interpreti.

Alla fine della pièce esse vengono composte in forma di stella, elemento scenico potente, definita dall’artista Gilberto Zorio “figura ancestrale… agitata dal fluire delle forze”.

La stella richiama le quattro donne-stelle, donne stellate, donne di conoscenza. E le quattro forze della Fisica, con una forza in più: quella nascosta delle donne.

Credits:

Drammaturgia:  Gabriella Bordin, Elena Ruzza
In scena:  Elena Ruzza (attrice), Fé Avouglan (soprano)
Al pianoforte:  Diego Mingolla
Musiche originali:  Ale Bavo
Ideazione spazio scenico:  Adriana Zamboni
Elementi scenici:  
Silvano Gallian
Registrazione voci: Matteo Cantamessa
Video:  Giuseppe Verdino
Contributo musicale parti cantate:  Diego Mingolla
Direzione tecnica e luci: Eleonora Sabatini
Contributo tecnico: Emanuele Balboni per Infini.to
Fotografia di scena: Anna Parisi
Regia:  Gabriella Bordin
Ideazione e cura:  Anna Ceresole, Nora De Marco, Emiliana Losma,
Simonetta Marcello, Nadia Pastrone, Rita Spada

luna

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